IN VIGORE DA OGGI LE NUOVE REGOLE SUL MANDATO ALL’ESTERO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA. IL DECRETO IN PARLAMENTO PER LA CONVERSIONE IN LEGGE. L ’APPROVAZIONE DEFINITIVA ENTRO IL 1 AGOSTO
1 giugno 2024
IN VIGORE LE NUOVE REGOLE SUL MANDATO ALL’ESTERO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA. DA OGGI IL DECRETO IN PARLAMENTO PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA ENTRO IL PRIMO AGOSTO
Dopo l’annuncio del Ministro degli Esteri Tajani, Il Governo è intervenuto sulle regole del mandato all’estero del personale della scuola, con il decreto Legge n. 71 ( art. 14), che prevede per il personale scolastico in servizio all’estero l’opzione per un unico periodo continuativo di nove anni di servizio all’estero, sia nelle scuole italiane sia in quelle europee, in alternativa alla fruizione del secondo sessennio. Il decreto sarà discusso in Parlamento per la conversione in legge entro i prossimo 60 gg. ( 1 agosto).
La norma approvata tuttavia esclude tutto il personale scolastico che conclude il mandato al termine dell’ a. s. 2023/24, ad eccezione dei docenti in servizio nelle scuole europee, a cui viene concessa questa possibilità. Anche le soluzioni contenute nel decreto, così come tutte le precedenti incursioni legislative che dal 2011 (legge.n10/2011), hanno stravolto le norme contrattuali vigenti ( artt.100/126 del ccnl scuola 2006/9) sulla mobilità professionale del personale della scuola all’estero, continuano a non garantire la necessaria e legittima omogeneità di trattamento sulla materia del mandato all’estero. In aggiunta le nuove disposizioni escludono qualsiasi intervento per salvaguardare le centinaia di corsi di lingua e cultura italiana nel Regno Unito, a rischio di chiusura a causa delle misure restrittive imposte dalla Brexit, che costringeranno il 90% del nostro personale scolastico al rientro in Italia entro la fine dell’anno scolastico. Continueremo a sostenere nella trattativa per la Sequenza contrattuale Estero la necessità di restituire alla materia pattizia la mobilità professionale per l’estero e la durata del mandato già previsto dalle vigenti norme del Ccnl, che se fosse applicato, potrebbe garantire regole certe e una adeguata continuità di insegnamento per tutto il nostro personale in servizio all’estero.