LE SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO. D’APRILE: PERCHÉ NON VENGONO GESTITE ANCHE DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO?

Serve una cabina di regia. E’ necessario un maggiore coordinamento dei ministeri dell’istruzione e degli Esteri. Tornare alla contrattazione, per temi come la mobilità e le tutele professionali è fondamentale. È così che si risponde alle esigenze concrete delle persone e si gestiscono i grandi cambiamenti in atto.

“Le scuole italiane all’estero sono una risorsa insostituibile per la promozione della lingua e della nostra cultura. Rappresentano un modello di inclusione e multiculturalità da cui prendiamo esempio. Continueremo il nostro impegno per sostenerle”. Il Segretario della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile si è espresso così all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi di Madrid, nel primo dei due incontri della Uil Scuola Rua con le scuole italiane in Spagna“La Uil Scuola Rua – sottolinea D’Aprile – farà tesoro della presenza e quindi dell’esperienza dei colleghi italiani in queste scuole per instaurare un rapporto sempre più costante e strutturale – tra le due realtà – fonte di arricchimento non solo in termini didattici ma anche comportamentali”. Presente anche Angelo Luongo, Responsabile del Dipartimento della Uil Scuola Rua Esteri: “Da anni sosteniamo l’esigenza di creare una  vera e propria cabina di regia  tra i diversi ministeri – MIM, MAECI  e MIC – che possa coordinare in modo efficace e sinergico tutti gli strumenti della promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo anche al fine di rafforzare il settore delle scuole italiane all’estero – con risorse adeguate – che rappresenta la “vetrina ” della scuola italiana  in tanti paesi. Dopo Madrid, il Segretario generale si è recato a Barcellona, presso l’Istituto Comprensivo Edoardo Armaldi. “Sosterremo e supporteremo, anche dal punto di vista contrattuale – conclude – il personale impegnato in questa importante esperienza. Per noi il contratto collettivo nazionale del lavoro è l’unico strumento idoneo attraverso il quale va superato definitamente lo strumento legislativo adottato unilateralmente senza un confronto sindacale”. Sul tema contrattuale si è espresso anche l’avvocato Domenico Naso, Responsabile Ufficio legale Uil Scuola Rua: “Dopo la recente pronuncia della Corte Costituzionale e le ultime sentenze della Corte di Cassazione, che hanno ribadito la materia pattizia della mobilità professionale per il personale della scuola all’estero, è urgente restituire alla  contrattazione le modalità di destinazione all’estero mediante una specifica sequenza contrattuale rivolta a tutti i lavoratori della scuola in servizio nel sistema della formazione italiana nel mondo”.

D’Aprile: Perché non vengono gestite anche dal ministero dell’Istruzione e del Merito?